Quanto è fragile e forte
il tuo dolore,
io
posso intuirne solo una piccola goccia,
chiusa nella mia mano.
L’unica cosa che posso darti
è il mio petto su cui piangere.
Siamo tornati nel nostro posto
dove andavamo sempre
quando eravamo adolescenti
e il vento ci ha accompagnati, nel silenzio.
Il cielo era colmo di calici di luce grigia
e gli alberi ci salutavano
facendo l’inchino ad ogni passo.
Quando siamo arrivati
ci siamo abbracciati.
Al ritorno ti ho detto:
- Guarda gli alberi,
loro ti risponderanno –
Nella luce grigia della sera
io e te
sapevamo
quanto era fragile e forte
il ricordo di ieri.
Hachiko
1 commento:
qualche tempo fa o era ora, un lunedì di festa, rientrando in macchina da percorsi che sembravamo non conoscere, un temporale e la stessa sensazione, la consapevolezza di quanto forte e fragile fosse il ricordo, di quanto fortemente fragile potesse essere la mia speranza.
Posta un commento