domenica 20 aprile 2008

Il principe Karu e la principessa Sotori



"-Nel sentiero d'amore in cui il principe ed io ci siamo inoltrati, - rispose la principessa Sotori- l'imparmanenza s'intesse con la stabilità come la luce con le tenebre. Proprio nel momento in cui le nostre anime e i nostri corpi si abbandonano a una veemente gioia, percepiamo con maggior forza la paura che uno di noi possa morire, e tutto finisca. Proprio nei momenti in cui più desideriamo l'eternità del nostro amore scorgiamo inquietanti, oscuri occhi che si spalancano nel fondo della terra.

Ci rimproverate di non credere all'amore: ebbene, vi fu un tempo in cui tentammo strenuamente di non credervi. Ma per quanto ci sforzassimo l'amore era lì, di fronte a noi. Nè per me nè per il principe v'era necessità di credere all'amore. Ma proprio per l'intensità del nostro sentimento tremavamo al pensiero che fosse effimero.

Grande imperatrice, come potrei dimenticare la notte in cui l'amore si pose tra il principe e me per non più lasciarci? Grazie ad esso fu più facile accettare il tempo in cui sopraggiunse la separazione, che, a somiglianza dell'amore, non ci abbandonò più. La separazione ci divenne giorno dopo giorno, notte dopo notte sempre più famigliare. Tra di noi vi furono sempre due sensali di nozze: l'amore e la separazione. Forse erano il medesimo essere, ma con due volti diversi.
E' colpa dell'amore se la separazione sembra così crudele, è grazie all'amore che una simile crudeltà diviene sopportabile.

Da quando ci siamo separati ho tentato di sopravvivere da sola, ma ora mi affretto a raggiungere il principe, per comprendere fino a che limite potremo, unendoci, sopportare la sofferenza.

- Per qual motivo si dovrebbe...- la interruppe l'imperatrice con aria perplessa - tentare di mettere alla prova l'amore? Non temete di sconvolgerlo?

- Soffriamo vanamente proprio perchè il nostro amore, per quanto lo si scuota, non viene mai spezzato. E' cresciuto in mezzo a noi, gli sono spuntati i rami e foglie, si sviluppa a dismisura impedendoci di ricevere i raggi del sole. Il nostro non è un amore che osservi con attenzione le campanule miste alle erbe dei prati. non fissa il suo sguardo, nè riesce a distoglierlo. Neppure il dio più nefasto potrtebbe seccare l'albero del nostro amore. A nulla varrebbero le sofferenze più atroci, gli impedimenti che dividono gli amanti dall'animo fiacco e che riescono a distruggere il loro sentimento."
Mishima Yukio, Il principe Karu e la principessa Sotori.

1 commento:

Trutzy ha detto...

Non temere principessa che lo troverai (o ritroverai) il tuo principe! Tra milioni di allucinati si nasconde il tuo Karu