domenica 17 luglio 2011

Pasolini

A me stessa

cosa vuoi che sia? E' solo un pò di malinconia, una nuvola tra due sprazzi di cielo infinitamente azzurri..... Ti lasci andare un pò a queste note, che, meglio di chiunque altro, raccontano di te.
Eliminare il superfluo a volte è l'unica via.Tracciare linee brevi in mezzo a un foglio, come una breve poesia.
Ci sono elementi nella vita di cui non si può fare a meno. E se si è tristi si pensa di non potere avere gioia, allora meglio trovare un connubio tra gioia e tristezza, come in queste note che ti parlano all'orecchio, calmando l'uragano.
Concentrarsi su cose belle potrebbe aiutare: mattino, luce, colori in libertà. Vorresti dipingere un quadro con questi tre elementi.
E' buffo, il mare, che è sempre stato tuo alleato, non ti ha aiutato. Allora dipingi nell'aria le tue dolci-tristi parole come un sogno, un desiderio, un richiamo.
Chiamo me stessa sotto le nubi di un pomeriggio uggioso, la chiamo con forza e passione. Tutta quella che possiedo. La scrollo e l'abbraccio, con infinito amore, è un ballo a due in cui non c'è spazio per la resa, è una lotta all'ultimo respiro, è come fare l'amore con la propria ombra.
E' scrivere, ed è uno splendido compromesso tra l'abisso e la vita.

venerdì 8 luglio 2011

Michel Petrucciani - Estate - Umbria Jazz 1995

Estate

Notte. Mi ritrovo ad aspettarti sotto una luce, intensa, come il pensiero che mi porta a te, come il tuo sguardo che mi entra ancora nelle viscere e mi fa perdere, dentro questo sogno casalingo. Due lame che tagliano ogni mio tentativo di resisterti. Dentro questa casa c'è qualcosa che cresce, con desiderio e dolore, sono cucita a queste stanze con fili d'oro, adesso. Tremo più che mai al pensiero di te, ti voglio immaginare nei miei giorni e assistere a questo idillio, come a un concerto di piano, bellissimo, travolgente. Sentire le tue mani sul mio corpo è una musica che mi fa piangere ed esultare di gioia, guardami e abbracciami ancora. L'orologio muove le ore e mangia il tempo che mi avvicina a te. Sono sull'altra riva, sono sopra un treno che sta arrivando da te, ancora una volta sussulto, come dopo il primo bacio. Qualcosa dentro te ha catturato la mia anima prima ancora che fossi certa di volerti. Un anno fa, sotto una manciata di stelle in caduta libera.