mercoledì 9 luglio 2008

The Notwist - Good Lies

Good lies, le buone bugie. Quelle che diciamo a noi stessi, rincorrendo i nostri sogni, guardandoci allo specchio. Le bugie che diciamo a volte agli amici, per non farli soffrire oppure perchè non sopportiamo di essere noi i carnefici. Le buone bugie che nascondono l'ipocrisia inevitabile di ogni nostra azione, ogni nostro movimento verso l'altro. Siamo malati di opportunismo e qiesto non è pessimismo, è realtà, è sguardo lucido dentro l'essenza dell'uomo, la sua parte oscura, l'altra faccia della luna.
Mi è capitato, non solo una volta, ma di recente in particolare, di usare "buone bugie" credendo di far bene, ma ho fatto soffrire lo stesso un'amica. Siamo tanto bravi nelle parole, negli intenti altruisti ma siamo ipocriti perchè non ammettiamo il nostro profondo egoismo, la nostra cattiveria innata (Hobbes non aveva ragione?). Cosa penso? Penso che dobbiamo smettere di crederci così buoni e meritevoli di amore e comprensione, quando ognuno in fondo pensa al suo pezzettino di terra, al suo pezzettino di mondo che gli spetta. Collaboriamo perchè ci fa comodo, la solidarietà ci salva, ma noi non possiamo essere salvati dal male che è dentro di noi. Le regole sociali del vivere comune ci fanno inorridire di fronte ai comportamenti insensibili di alcune persone, ma noi siamo come loro. Noi siamo come loro. In fondo non c'è molta differenza tra un serial killer e una casalinga. Io, che sono una persona che viene normalmente considerata da chi mi conosce, anche da poco, una "brava ragazza" con sani principi, disponibile verso gli altri, riesco lo stesso a compiere gesti profondamente sbagliati e scorretti nei confronti di che si fida di me. Perchè ho desideri, ho preferenze, ho dubbi sulle persone e ho sbalzi d'umore. Tutto ciò, chè è assolutamente umano, può ferire una persona. Non è una scoperta, ANCH'IO SONO MALATA DI EGOISMO, è una riconferma della natura umana, ed io, che almeno ho il dono dell'onestà, ammetto di essere cattiva, molto cattiva, perchè fa parte di noi. E non c'è scampo. Anche la persona che ho fatto soffrire (ritratto dell'ingenuità e della bontà) a sua volta è marcia dentro, logorata dai suoi egoistici desideri, e quindi, qual'è la formula, cosa dobbiamo fare per rispettarci di più? Niente. Non c'è una risposta. L'unica cosa che mi viene in mente è:

"Dobbiamo farci carico a vicenda dei nostri egoismi"

4 commenti:

marco lenzi ha detto...

questa è una bella riflessione, la condivido in parte. secondo me ci sono due sentimenti che esulano o dovrebbero tentare di esulare da questo gioco di egoismi: amicizia ed amore. per essere autentici dovrebbero essere basati sul dare più che sul farsi carico degli egoismi, ma questa che parla è la parte buona di me :)

Eleonora ha detto...

quello che dici è vero, ma è una bugia. Dovrebbe essere così ma non lo è.in realtà l'amore e l'amicizia sono intrisi di egoismo, l'amore soprattutto, ma non di meno l'amicizia.il dare è una necessità, anche questo è un egoismo. Anche perchè è difficile trovare qualcuno che dà senza voler ricevere, sennò è semplicemente masochista, cosa molto frequente nella nostra società.
l'ho scritto perchè lo penso davvero, non per questo non miro anch'io a qualcosa di bello e puro, lo facciamo tutti, ma la consapevolezza dei limiti dell'uomo mi fa star meglio, mi rassicura.

Trutzy ha detto...

Mi raccomando...a me non fare del male...è come "sparare sulla croce rossa"!

Eleonora ha detto...

non ti preoccupare!in realtà è stata una sciocchezza..ma io mi sono sentita molto in colpa quella sera anche se non avevo fatto niente di orribile...ma gli ho dato un grosso peso.Sai com'è..