venerdì 23 maggio 2008

Schopenhauer - Aforismi sulla saggezza del vivere




"Si può paragonare la società, nel suo tradizionale conformismo, a una banda russa di corni, nella quale ogni strumento ha un tono solo e la musica scaturisce dalla perfetta sincronia di tutti i suoni. (..) E' la monotonia del loro essere a riuscire loro intollerabile"



"..per la felicità della nostra vita, ciò che noi siamo, la personalità, è la cosa più importante e più essenziale, anche perchè è attiva costantemente e in ogni circostanza; inoltre essa non è soggetta al destino, come i beni delle altre classi, e non può esserci sottratta. Il suo valore può dirsi assoluto, in contrasto con quello puramente relativo degli altri beni.

Ora, tra tutti i beni, quello che ci rende più immediatamente felici è la serenità d'animo, perchè questa buona qualità gratifica simultaneamente se stessa.

..veniamo al mondo pieni di pretese di felicità e di piacere e nutriamo la folle speranza di realizzarle. Ma di regola arriva il destino, ci afferra brutalmente e ci insegna che nulla è nostro, ma che tutto è suo.(..) Comunque col tempo subentra l'esperienza, la quale porta la consapevolezza che la felicità e i piaceri sono una Fata Morgana che, visibile solo in lontananza, svanisce quando uno si avvicina; e non hanno bisogno nè di illusioni nè di attese.

L'uomo intelligente mirerà in primo luogo all'assenza di dolore, a non subire molestie, ad avere pace e tempo libero, cercherà quindi un'esistenza tranquilla, modesta, ma il più possibile priva di turbamenti, e dopo una certa esperienza dei cosidetti uomini, si sceglierà un'esistenza appartata e persino, se è uno spirito grande, la solitudine; perchè quanto più uno possiede in se stesso, tanto meno necessita ricevere dal mondo esterno e tanto meno possono significare per lui tutti gli altri. Ecco perchè la superiorità dello spirito rende poco socievoli. Per meglio dire, se la qualità della compagnia si potesse sostituire con la quantità, varrebbe la pena allora di vivere nel gran mondo, ma purtroppo cento stupidi messi assieme non fanno un uomo intelligente.

La cosidetta buona società ammette privilegi di ogni sorta, purchè non siano intellettuali (..)Essa ci impone di avere un'infinita pazienza nei confrnti di ogni stoltezza, follia, assurdità, ottusità; i pregi personali invece devono chiedere scusa e nascondersi.(..).Discorsi e idee intelligenti valgono solo per una società intelligente; in una società ordinaria risultano addirittura odiosi; per piacere, infatti, è assolutamente necessario essere superficiali e limitati. In una società del genere dunque dobbiamo rinnegare noi stessi, rinunciando penosamente a tre quarti della nostra personalità per diventare simili agli altri.

Schopenhauer, da Aforismi sulla saggezza del vivere

1 commento:

Trutzy ha detto...

Sei molto saggia e ferrata su Schopenhauer! Facci la tesina! Meglio farla su qualcosa che incontra i tuoi gusti almeno è meno pesante!
Baci!!