domenica 19 aprile 2009

Il teatro delle crudeltà

Antonin Artaud (Marsiglia, 4 settembre 1896 – Ivry, 4 marzo 1948) è stato un commediografo, attore teatrale, scrittore e regista teatrale francese.

Nel libro Il teatro e il suo doppio, Artaud espresse la sua ammirazione verso le forme orientali di teatro, in particolare quello balinese. L'ammirazione ispiratagli dalla fisicità ritualizzata e codificata della danza balinese, gli ispirò le teorie esposte nei due manifesti del "Teatro della Crudeltà". Per crudeltà non intendeva sadismo, o causare dolore, ma piuttosto una violenta, fisica determinazione di scuotere la falsa realtà che, diceva, si stende come un lenzuolo sulle nostre percezioni[senza fonte]. Artaud riteneva che il testo avesse finito con l'esercitare una tirannia sullo spettacolo, ed in sua vece spingeva per un teatro integrale, che comprendesse e mettesse sullo stesso piano tutte le forme di linguaggio, fondendo gesto, movimento, suono e parola [1].
« Se il segno dell'epoca è la confusione, io vedo alla base di tale confusione una rottura tra le cose e le parole, le idee, i segni che le rappresentano... Il teatro, che non risiede in niente di specifico, ma si seve di tutti i linguaggi (gesti, suoni, parole, fuoco, grida) si ritrova esattamente al punto in cui lo spirito ha bisogno di un linguaggio per manifestarsi »

Antonin Artaud

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